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Finanziaria, un “ni” da parte delle famiglie

Il Forum delle associazioni familiari valute positivamente gli aspetti fiscali della manovra finanziaria 2003, mentre é critico rispetto agli interventi sul Welfare.

di Benedetta Verrini

È una valutazione ?in chiaroscuro? quella del Forum delle associazioni familiari sulla manovra finanziaria del 2003. C?è soddisfazione per alcuni interventi, ma il cammino verso un regime di piena equità, ad esempio in campo fiscale, nei confronti delle famiglie con figli è ancora lungo. “Manca ancora un criterio universale di sostegno alle famiglie e al loro ruolo sociale”, commenta Luisa Santolini, presidente del Forum. L?impatto sulle famiglie della legge Finanziaria 2003 si legge in due differenti ?capitoli?: quello strettamente fiscale e quello degli interventi sul Welfare. Per quanto riguarda gli aspetti fiscali (agli artt. 2-5 della legge, nel Capo I, dedicato all?introduzione del primo modulo della riforma fiscale), “un elemento positivo è certamente il permanere del criterio di concessione delle deduzioni per ciascun figlio, introdotto nel 2002” dice la Santolini, “un meccanismo nettamente diverso da quello delle deduzioni previste nella Finanziaria 2003. Mentre infatti per queste ultime vale una rigorosa concentrazione sui livelli bassi di reddito, per le deduzioni introdotte nel 2002 che riguardano i figli a carico, resta invece in vigore un meccanismo che rende l?agevolazione tendenzialmente universale per le famiglie numerose. È un elemento positivo, che però non può che considerarsi solo come una fase iniziale. Deve essere invece adeguatamente sviluppato e perfezionato, incrementando l?importo ai livelli del minimo vitale e rendendolo universale per tutte le famiglie con figli”. Ciò che preoccupa dei nuovi interventi fiscali contenuti in Finanziaria, in particolare delle deduzioni previste solo per i percettori di redditi medio-bassi, è che “trascurano la composizione familiare, penalizzando le famiglie monoreddito rispetto a quelle bireddito, e le famiglie rispetto ai single. È ovvio che cambia parecchio avere un reddito di 20mila euro se si è soli o si è un padre di 5 figli?”, riflette la presidente del Forum. Oltre a questo, un altro nodo che non è stato sciolto dalla manovra riguarda le famiglie a basso livello di reddito (incapienti). “È inutile fare agevolazioni, se poi non sono fruibili: per queste situazioni sarebbe necessario introdurre un?imposta negativa, cioè un sistema che preveda un rimborso, per questi soggetti, di una somma corrispondente alla riduzione d?imposta non goduta”. Alle perplessità su questo ?debutto? del primo modulo fiscale, si aggiunge una certa preoccupazione per la delega fiscale in fase di approvazione in Parlamento che, prevedendo deduzioni legate ai soli redditi medio-bassi, per la Santolini, “continua ad attuare politiche assistenziali e non di vera equità nei confronti delle famiglie”. La parte della Finanziaria dedicata al Welfare contiene interventi importanti, “anche se sempre sotto la media europea”, sottolinea. “Basti pensare che l?Italia dedica alle politiche di sostegno in favore delle famiglie solo il 3,6% della spesa sociale, contro una media Ue dell?8,3%”. In questo senso, la trasformazione del Fondo sociale in un Fondo indistinto (art.46 Finanziaria) rappresenta un banco di prova importante. “Il rischio, però”, dice la Santolini, “è che tali risorse possano essere usate per altri scopi rispetto a quelli prioritari. Per questo ci pare importante che siano garantite ?le finalità legislative poste a carico del Fondo? secondo priorità concordate anche con i rappresentanti dell?associazionismo familiare e che si arrivi finalmente alla definizione dei Livelli essenziali di prestazione”. Il Forum giudica positivamente la riserva del 10% del Fondo a favore delle famiglie di nuova costituzione, per l?acquisto della prima casa (art. 46 comma II) e l?agevolazione in ambito scolastico, che prevede un contributo per le famiglie che fanno la scelta della scuola non statale. Decisamente negativa, invece, la scelta della creazione di un Fondo per i soli asili nido aziendali: “Mi pare un criterio troppo selettivo e che punta maggiormente alla promozione delle aziende che delle famiglie” commenta la Santolini, “Come faranno i genitori che vivono in zone dove non ci sono grandi aziende o che preferiscono la scuola materna parrocchiale o comunale?”. Info: Dove leggere le disposizioni Finanziaria 2003 Legge 289 del 27 dicembre 2002, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2002 (supplemento ordinario n. 240). Su internet il testo ufficiale (disponibile per 60 giorni) all?indirizzo Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana Fisco Si vedano gli artt. 2-5 della legge, nel Capo I, dedicato all?introduzione del primo modulo della riforma fiscale Welfare Le misure sono sparpagliate in vari articoli del provvedimento: si vedano l?art. 46 sul Fondo sociale e sulla riserva del 10% a sostegno delle nuove famiglie; l?art. 91sugli asili nido; l?art. 2 comma 7 sui contributi alle famiglie per la scelta della scuola non statale


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